Utilizzo di Agenti Chimici e Cancerogeni

Sono agenti chimici tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato.

In particolare sono agenti chimici pericolosi gli agenti chimici che comportano un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro.

Sono agenti cancerogeni/mutageni tutti gli elementi o composti chimici che in piccolissime quantità possono generare un tumore o mutazioni ereditarie nelle cellule umane.

 

COSA FARE OGNIQUALVOLTA SI INTENDA UTILIZZARE UN NUOVO AGENTE IN LABORATORIO

Attenzione: prima dell’acquisto di un agente cancerogeno/mutageno è necessario richiedere l’autorizzazione all’uso , da inviare al Servizio Sicurezza, che dovrà essere firmata da Rettore. In tale richiesta è necessario evidenziare i motivi che giustifichino l’impossibilità di sostituire l’agente cancerogeno/mutageno in oggetto con un non cancerogeno/mutageno.

Per ogni agente presente in laboratorio deve essere concretamente disponibile la relativa Scheda di Sicurezza, da richiedere in fase di acquisto.

Le Schede di Sicurezza devono essere conformi al Regolamento Europeo per la Classification (Classificazione), Labelling (Etichettatura) and Packaging (Imballaggio) (CLP) di Sostanze e Miscele pericolose pubblicato sulla gazzetta Ufficiale della UE il 31.12.2008. Tali schede riportano nella sezione 2 l’identificazione del rischio e in particolare riportano le eventuali indicazioni di pericolo H che descrivono la natura del pericolo e il grado di pericolo; H seguito da un numero a tre cifre, di cui il primo numero indica il tipo di pericolo: “2” per pericoli fisici, “3” pericoli per la salute, “4” pericoli per l’ambiente.

Nota: le Schede di Sicurezza sono periodicamente aggiornate, pertanto è necessario monitorare tale aggiornamento.

 Qualora si individuino nella scheda indicazioni di pericolo per la salute (‘H3xx’), è necessario, per le sostanze liquide e solide (per i gas: vedi sezione ‘Gas compressi’):

Oppure, nel caso in cui le indicazioni di pericolo siano H340 e H350 si tratta rispettivamente di agenti mutageni e cancerogeni, è necessario:

La compilazione delle schede è a cura del soggetto che manipola l’agente, in collaborazione con il Responsabile dell’attività di didattica e di ricerca, che ne sottoscrive le informazioni contenute e ne tiene copia.

La Scheda di Rischio Chimico e la Scheda di Rischio Cancerogeno sono necessarie al Servizio Sicurezza per effettuare la valutazione di rischio e al Medico Competente per predisporre l’idoneo protocollo di Sorveglianza Sanitaria.

 

ATTIVITÀ IN LABORATORIO

Per quanto concerne:

  • Norme di comportamento da seguire in laboratorio;
  • Dispositivi di protezione tecnica (banchi aspiranti, cappe, glove box) sotto cui è necessario lavorare in funzione della tossicità e dello stato fisico dell’agente, compatibilmente con l’attività da svolgere [le cappe a ricircolo non sono idonee per manipolare agenti cancerogeni, infiammabili e radioisotopi];
  • Dispositivi di Protezione Individuale da adottare in funzione delle caratteristiche fisico-chimiche e della tossicità dell’agente da manipolare;
  • Caratteristiche degli armadi per lo stoccaggio degli agenti chimici;

fare riferimento alla ‘Guida alla sicurezza nei laboratori chimici ’.

Per quanto concerne l'utilizzo di agenti cancerogeni e mutageni, si ricorda che è necessario inviare trimestralmente, a infermeria@polito.it e in copia a servizio.prevenzione@polito.it, per ciascun utilizzatore, il registro personale di utilizzo dell’agente cancerogeno (Registro_Trimestrale application/pdf (225,32 kB)).

Nota: per quanto riguarda i sistemi di aspirazione, nel caso in cui si tratti di cappe a ricircolo o di cappe ad estrazione totale, dotate di filtri, è necessario verificare la corrispondenza tra i tipi di filtri e gli agenti da manipolare: se i filtri sono a carboni attivi, essi sono idonei per gas e vapori, se invece i filtri sono HEPA, essi sono idonei per le polveri. Analogamente è necessario verificare l’idoneità dei dispositivi di protezione individuale delle vie aeree in relazione agli agenti manipolati: un facciale filtrante non protegge dai vapori, protegge solo dalle polveri.

E’ inoltre necessario verificare che le cappe siano sottoposte a manutenzione periodica, in particolare per quanto riguarda il monitoraggio della velocità frontale dell’aria di aspirazione [in base a quanto indicato nella norma EN 14175] e il ricambio dei filtri. Il manutentore deve rilasciare certificazione scritta delle verifiche periodiche che va conservata e, se richiesta, trasmessa al Servizio Sicurezza.

 

GESTIONE DEI RIFIUTI PERICOLOSI

I rifiuti prodotti dalle attività di ricerca devono essere raccolti correttamente, suddivisi in base al codice CER (‘Catalogo europeo dei rifiuti’) di riferimento e alla classe di pericolo, all’interno di appositi contenitori, di adeguata resistenza e con vaschetta di contenimento in caso di rifiuti liquidi. Sui contenitori deve essere apposta un’etichetta identificativa del rifiuto, del codice CER e della classe di pericolo. E’ severamente vietata la miscelazione di diverse tipologie di rifiuti.

Per la gestione dei rifiuti è comunque necessario fare riferimento al referente del Dipartimento che si occupa del loro smaltimento.