Utilizzo di Gas Compressi e Bombole

I gas che sono conservati in bombole o che passano nelle linee di adduzione da box bombole a utenze di laboratorio, ad una pressione superiore a quella atmosferica, si possono suddividere in tre tipologie: inerti, tossici e infiammabili o combustibili.                                                  

 

I gas inerti (come per esempio azoto, argon ed elio) sono gas non tossici che non supportano la respirazione umana e che non reagiscono o reagiscono in misura minima con altre sostanze. Se un gas inerte, contenuto in una bombola, fosse accidentalmente immesso in atmosfera, ciò comporterebbe la diluizione della percentuale di ossigeno presente. In condizioni ordinarie, la concentrazione in volume dell’ossigeno in aria è pari a circa 21%. L’‘Occupational and Health Administration’ (OSHA) definisce come valori soglia per classificare un luogo di lavoro come sicuro, una concentrazione di ossigeno compresa tra il 19,5% e il 23%. Il rischio da valutare e da prevenire è pertanto quello della sovra o sotto-ossigenazione. Nel caso in cui sussista nel laboratorio in oggetto, in presenza di gas inerti, il rischio di asfissia a causa della carenza di ossigeno in aria, è necessario disporre di rivelatori di ossigeno posti in prossimità dei possibili punti di fuoriuscita del gas.

 

I gas tossici in caso di inalazione possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche. Per ciascuna sostanza esistono e sono indicati dalla normativa i valori di concentrazione massima ammissibile a cui l’individuo può essere esposto per un determinato periodo di tempo senza che ciò implichi danno alla persona. Nel caso in cui, in presenza di questi gas, esista il rischio di effetti dannosi alle persone, è necessario disporre di rivelatori di concentrazione del gas in oggetto posti in prossimità dei possibili punti di fuoriuscita del gas.

 

I gas infiammabili o combustibili sono i gas che, se miscelati con l’aria (ossia con l’ossigeno che la costituisce) in determinate proporzioni, originano un’atmosfera esplosiva. Ciascun gas infiammabile è caratterizzato da un limite inferiore di esplodibilità (‘LEL’) che è la concentrazione in aria del gas sotto la quale non si forma un’atmosfera esplosiva per la presenza del gas. Nei laboratori in cui potenzialmente potrebbero crearsi atmosfere esplosive è opportuno posizionare sensori in prossimità dei punti di fuoriuscita accidentale in modo tale che si blocchi l’afflusso di gas dalla bombola, nel caso in cui i sensori rilevino una concentrazione di gas prossima al suo LEL.

Attenzione: Non possono essere stoccate in laboratorio bombole di gas tossici ed esplosivi (acetilene). Le bombole di gas infiammabili e comburenti (ossigeno) possono essere presenti ma esclusivamente contenute in appositi armadi.

 

Per maggiori dettagli sulle bombole e sulle linee di adduzione dei gas nei laboratori si rimanda alla Guida alla gestione dei Gas e alla Guida alla gestione delle bombole .