La Postazione al Videoterminale
Definizioni - D.lgs. 81/08 Tit VII
Addetti al videoterminale: coloro che utilizzano il videoterminale in modo sistematico e abituale per almeno 20 ore settimanali, dedotte le pause prescritte per legge.
Videoterminale: uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato.
Posto di lavoro: l'insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, incluso il mouse, il software per l'interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l'unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro immediatamente circostante.
Rischi associato all’uso di videoterminali
Il datore di lavoro, all’atto della valutazione del rischio, analizza i posti di lavoro con particolare riguardo:
1. ai rischi per la vista e per gli occhi:
- Errate condizioni di illuminazione,
- Ubicazione errata rispetto alle finestre ed alle fonti di luce, con conseguenti abbagliamenti, riflessi o eccessivi contrasti,
- Microclima sfavorevole (umidità, temperatura, correnti),
- Errata regolazione dei parametri software dello schermo,
- Postazione di lavoro non ergonomica,
- Impegno visivo ravvicinato e protratto nel tempo,
- E’ importante distogliere spesso lo sguardo dallo schermo per fissare oggetti lontani.
2. ai problemi legati alla postura ed all'affaticamento fisico o mentale:
- Disturbi alla colonna vertebrale dovuti alla posizione sedentaria protratta e/o scorretta,
- Disturbi muscolari dovuti all’indolenzimento dei muscoli perché poco irrorati dal sangue per la posizione contratta statica,
- Disturbi a mano e avambraccio dovuti all’infiammazione dei nervi e dei tendini sovraccaricati o compressi,
- Alternare regolarmente la postura assumendo una posizione eretta.
3. alle condizioni ergonomiche e di igiene ambientale.
Il piano di lavoro
- Stabile,
- Superficie a basso indice riflettente,
- Dimensione sufficiente per permettere una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera e del materiale accessorio,
- Altezza da terra indicativamente compresa tra 70 e 80 cm, per consentire l’alloggiamento degli arti inferiori, nonché l’ingresso del sedile e dei braccioli, se presenti,
- La profondità deve assicurare un’adeguata distanza visiva dallo schermo e consentire l’appoggio di mani e avambracci.
Il sedile ergonomico
- Stabile,
- Altezza della seduta regolabile,
- Dimensioni della seduta adeguate alle caratteristiche antropometriche dell’utilizzatore,
- Meccanismo girevole per facilitare i cambi di posizione e facilmente spostabile,
- Adeguato supporto alla regione dorso-lombare dell’utente,
- Schienale con altezza e inclinazione regolabili,
- Sia lo schienale che la seduta devono avere bordi smussati ed essere costituiti da materiali traspiranti e pulibili.
Requisiti dimensionali UNI EN 1335 -1
|
Seduta tipo A Maggiori possibilità di regolazione |
Seduta tipo B Requisiti e dimensioni intermedie |
Seduta tipo C Requisiti e dimensioni di base |
H minima sedile |
minore di 40 cm |
minore di 42 cm |
|
H massima sedile |
maggiore di 51 cm |
maggiore di 48 cm |
|
Stando seduti, possibilità di regolare inclinazione e profondità del sedile |
necessario, escursione minima profondità del sedile di 50 cm |
non necessario |
|
Stando seduti, possibilità di regolare in altezza il supporto lombare (con schienale fisso o mobile) |
necessario, escursione minima di 50 cm |
nessun requisito specificato |
|
Stando seduti, possibilità di regolare inclinazione dello schienale |
necessario |
nessun requisito specificato |
|
Distanza interna tra i braccioli |
minima 46 cm, massima 51 cm |
minima 46 cm |
|
Larghezza minima schienale |
maggiore o uguale a 36 cm |
||
Larghezza minima sedile |
maggiore o uguale a 40 cm |
Lo schermo
- Buona definizione dell'immagine,
- Immagine stabile, senza sfarfallamento o tremolio,
- Orientabile ed inclinabile, regolabile in altezza,
- Forma chiara e una grandezza sufficiente dei caratteri, con adeguato spazio tra di essi,
- Corretto contrasto di luminosità tra i caratteri e lo sfondo dello schermo, facilmente regolabile per l'adattamento alle condizioni ambientali,
- Assenza di riflessi o riverberi,
- Parte superiore dello schermo all’altezza degli occhi e sguardo perpendicolare al monitor ad una distanza compresa tra i 50 e i 70 cm.
Tastiera e mouse
- Separata dallo schermo e facilmente regolabile,
- Meccanismo che consenta di variare la pendenza,
- Superficie opaca per evitare i riflessi,
- I simboli dei tasti devono presentare sufficiente contrasto ed essere leggibili,
- Il mouse o gli altri dispositivi di puntamento devono essere posti sullo stesso piano della tastiera, in posizione facilmente raggiungibile e disporre di spazio adeguato per il loro uso.
Dispositivi VDT portatili
Anche per un notebook è importante approntare la postazione di lavoro regolando la sedia, posizionando e regolando lo schermo, con particolare attenzione alla posizione di finestre o fonti di luce che potrebbero abbagliare o creare fastidiosi riflessi.
In caso di uso continuativo di un notebook, è necessario l’uso di tastiera e mouse esterni.
Idoneità all’uso di VDT
Prima di essere addetto all’uso del videoterminale, la lavoratrice/il lavoratore deve:
- Essere sottoposto a visita medica da parte del medico competente e, se necessario, da parte di un medico oculista,
- Le successive visite di controllo sono obbligatorie, con una periodicità biennale, per lavoratrici e lavoratori che sono risultati “idonei con prescrizioni o limitazioni” e per i lavoratori che abbiano compiuto il 50° anno di età, e quinquennale in tutti gli altri casi,
- In qualsiasi momento ogni lavoratrice/lavoratore può richiedere di essere sottoposto a visita di controllo, qualora accusi disturbi alla vista che potrebbero essere collegati all’uso del videoterminale.