Movimentazione Manuale dei Carichi

  

Per Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC) si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni di sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari.

Un’errata movimentazione manuale dei carichi può provocare ai lavoratori disturbi musco scheletrici e in particolare lesioni al rachide dorso-lombare lesioni, artrosi acuta e cronica, discopatia lombare, ernia al disco e altre ancora.

  

Il D.Lgs. 81/08 tratta la Movimentazione Manuale dei Carichinel Titolo VI (artt. 167, 168 e 169) e nell’Allegato XXXIII

L’art.167 del D.Lgs.81/08 definisce il campo di applicazione e chiarisce in particolare che cosa si intende per movimentazione manuale di carichi, l’art. 168 identifica gli obblighi specifici del Datore di Lavoro per ridurre il rischio nei compiti che comportano una movimentazione manuale potenzialmente a rischio (ossia con presenza di uno o più degli elementi di rischio riportati nell’allegato XXXIII), l’art. 169 prevede l’obbligo dell’informazione, della formazione e dell’addestramento al corretto svolgimento delle operazioni di movimentazione manuale previste dal compito lavorativo per i lavoratori interessati.

   

Cosa fare, quando si effettua attività MMC, per evitare che ci sia l’insorgenza di patologie dell’apparato scheletrico?

  1- Il carico deve avere le seguenti caratteristiche:

  • non essere troppo pesante (gli standard tecnici riportano un peso massimo movimentabile in condizioni ottimali dal singolo lavoratore fino a 25 kg per gli uomini e 15 kg per le donne)
  • non risultare troppo ingombrante così da consentire libertà di movimento e permettere di vedere la traiettoria davanti a sé
  • essere facile da afferrare con due mani
  • essere in equilibrio stabile tale per cui non si sposti e non cada

 2- Lo sforzo fisico richiesto e l’attività lavorativa:

  • non deve essere eccessivo. In caso contrario  è meglio movimentare il carico in due personeoppure, come suggerisce l’art 168 “… adottare le misure organizzative necessarie e ricorrere a mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche”
  • non deve essere troppo frequente e non protratto per periodi prolungati o su distanze eccessive
  • deve essere scandito da pause e da periodi di recupero fisiologico

 3- L’ambiente di lavoro deve risultare:

  • libero da ingombri
  • con pavimentazione non scivolosa, senza rischio di inciampo e senza dislivelli o soglie da superare
  • correttamente illuminato
  • caratterizzato da temperatura, umidità e ventilazione adeguata

 

Come sollevare un carico

  • Essere in posizione stabile e ben equilibrata con la schiena diritta e distesa, non piegata in avanti o inarcata, e le ginocchia piegate
  • Afferrare saldamente il carico, possibilmente sempre con entrambe le mani
  • Alzare il carico in modo graduale, evitando il sollevamento a strattoni
  • Tenere il carico vicino al corpo, così da non richiedere eccessivo sforzo fisico nel movimentarlo (più lontano è il carico e maggiore è lo sforzo fisico richiesto)
  • Limitare i movimenti che richiedono la torsione del tronco, ad esempio nello spostare un peso da un lato all’altro fare sempre un passo intermedio
  • Se il carico si percepisce come molto pesante chiedere aiuto ad un’altra persona, oppure suddividere il peso, oppure utilizzare delle attrezzature per la movimentazione (ad esempio un carrello)
  • Anche quando si depone il carico la regola principale è flettere le gambe e tenere la schiena ben diritta

  

DPI consigliati

Scarpe antinfortunistica e guanti di protezione contro il rischio meccanico e comunque da definirsi a seguito di valutazione del rischio della specifica attività.